I Giorni della Merla

Fra Leggenda e Realtà

Preparate cappotti, sciarpe e cappelli perché stanno arrivando i giorni della Merla!

Ma che cosa sono? Perché si chiamano così?

Esistono varie leggende per questi 3 giorni che sono riconosciuti come i più freddi dell’anno e sono gli ultimi tre giorni di gennaio.

La leggenda più popolare e conosciuta riguarda proprio una merla con i suoi pulcini e l’inverno.

Narra che i merli avessero le piume bianche e che si preparassero all’inverno facendo scorta di cibo per poi uscire dai loro nidi una volta finito. Aspettarono fino al 28 gennaio e poi uscirono sbeffeggiando l’inverno che si infuriò e scatenò sulla terra un terribile gelo che vide costretti i merli a ripararsi in un comignolo. Quando a febbraio la tormenta si placò uscirono completamente neri e fu così che diventarono come li conosciamo oggi.

Un’altra credenza popolare dice che la merla annuncia l'arrivo della primavera in anticipo o in ritardo a seconda della temperatura di questi tre giorni.

Se negli ultimi giorni di questo mese le temperature sono miti, allora significa che l'inverno durerà ancora a lungo e la primavera arriverà in ritardo, se invece farà molto freddo l'inverno finirà presto.

Si dice anche che questi tre giorni sono chiamati così perché dei soldati piemontesi dovevano trasportare un cannone di ghisa, chiamato “la merla”, da una parte all’altra del Po ma i soldati non riuscivano a costruire un ponte per attraversarlo. Durante gli ultimi giorni di gennaio arrivò il freddo che gelò perfino le acque del Po creando uno strato così spesso di ghiaccio che permise ai soldati di attraversarlo per portare “la merla” fino all’altra sponda.

Ma le leggende legate alla Merla sono moltissime, alcune persino proveniente dal mondo classico latino e greco, con protagonisti noti come Persefone e Demetra… Ne trovate una raccolta piuttosto varia sulla pagina dedicata di Wikipedia.

Sempre nella stessa pagina vengono anche riportate le tradizioni popolari per festeggiare questi 3 giorni nelle varie regioni italiane.