AGGIORNAMENTO 2.0: AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI

Approvato l'emendamento in Commissione X alla Camera

Dal 1° febbraio 2022 è entrata in vigore la Legge Europea 2019-2020 che sancisce l’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività di mediazione immobiliare con l’attività di mediatore creditizio/finanziario (banche, finanziarie, assicurazioni, mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria).

La notizia aveva dato vita a un dibattito acceso e a pareri discordanti di cui ci siamo occupati in questo articolo.

Le posizioni ai poli opposti della questione sono state interpretate principalmente dalle associazioni di categoria, in particolare FIAIP e FIMAA.

FIMAA aveva espresso soddisfazione già a gennaio scorso in un suo comunicato stampa, dichiarando che la norma avrebbe portato “maggiore chiarezza nel mercato”.

FIAIP invece aveva espresso perplessità anche per via del fatto che negli altri Paesi dell’UE si cerca invece di “agevolare il modello dell’Agenzia Immobiliare Multidisciplinare a beneficio del mercato e a tutela della collettività”, come dichiarato in una nota sul sito della federazione. Per questo motivo FIAIP aveva depositato denuncia in commissione europea a inizio 2022.

In seguito c'era stato un altro aggiornamento a giugno scorso, da parte della Commissione Europea che sembrava soprassedere e di cui abbiamo scritto qui .

Il 22/07/2022 la svolta: in Commissione X alla Camera è stato approvato l'emendamento, come richiesto da FIAIP. La notizia è arrivata per prima sui social con un post pubblico di Gianbattista Baccarini, Presidente Nazionale FIAIP: 

Contestualmente è stato pubblicato un comunicato stampa sul sito ufficiale di FIAIP dove Baccarini esprime la sua piena soddisfazione per l'approvazione, legata al DDL Concorrenza, come auspicato fin dall'inizio dalla federazione. Al comunicato è seguito poi il testo dell'emendamento. 

Parere assolutamente opposto (com'era prevedibile) invece quello di Fimaa che in un comunicato stampa del 27 luglio scorso, sottolinea attraverso le parole del suo presidente nazionale Santino Taverna quanto sia, secondo l'associazione, ingiustificato questo "cambio di rotta": 

È stato scelto di favorire la concentrazione in grossi gruppi a discapito delle singole realtà imprenditoriali, base del nostro tessuto economico, con il pericolo per i consumatori di trovarsi davanti interlocutori votati principalmente alla massimizzazione del profitto a danno degli interessi dei consumatori”.