Agenti immobiliari e Mediatori

Il 1° febbraio è entrato in vigore la Legge Europea 2019-2020

E’ entrata in vigore il primo febbraio la Legge Europea 2019-2020 che sancisce l’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività di mediazione immobiliare con l’attività di mediatore creditizio/finanziario (banche, finanziarie, assicurazioni, mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria).

Questo ha provocato pareri discordanti tra le due maggiori associazioni di categoria nazionali FIAIP e FIMAA, sebbene l’argomento sia sempre stato, e continuerà ad essere, al centro dei dibattiti dei protagonisti del settore.

Il pensiero di FIAIP

FIAIP non ha perso tempo posizionandosi fra i detrattori di questo provvedimento. Nel comunicato stampa dedicato proprio a questo argomento, Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale FIAIP, dichiara che «L’incompatibilità introdotta danneggia il mercato e i cittadini oltre ad essere in totale contrapposizione con le raccomandazioni Europee. Siamo di fronte al concreto rischio di aggravamento della procedura d’infrazione già in essere. »

Proseguendo sempre nello stesso comunicato, Baccarini afferma:

«Tutte le attività di mediazione si contraddistinguono dal punto di vista giuridico dai basilari principi di terzietà, imparzialità ed equidistanza tra i soggetti in campo pertanto, è incomprensibile la previsione di tale ulteriore incompatibilità, che si pone in totale contrapposizione con le raccomandazioni Europee orientate ad agevolare il modello dell’Agenzia Immobiliare Multidisciplinare a beneficio del mercato e a tutela della collettività, assoggettando, in tal modo, il nostro Paese al rischio concreto di gravi sanzioni. Non si comprende anzi, amareggia molto, registrare come, nel nostro Paese, alcune Associazioni di categoria abbiano prima lavorato e poi gioito per l’introduzione di una norma che, di fatto, preclude delle opportunità di lavoro agli agenti immobiliari determinando un passo indietro nella visione Europea dell’Agenzia Immobiliare Multidisciplinare, limitandone l’erogazione di utili servizi a danno del mercato e disattendendo le moderne esigenze della clientela. Singolare il fatto che proprio mentre queste Associazioni festeggiavano, la prima Società di mediazione creditizia in Italia, sia stata acquistata da una società estera che fa del connubio tra agenti immobiliari e mediatori del credito la sua forza. »

FIAIP ha perciò presentato denuncia presso la Commissione europea, argomentando tutto sulla base di due concetti:

  • in tutti gli altri Stati Europei non vige il regime di incompatibilità tra mediatori e agenti, pertanto si finisce per penalizzare di fatto proprio l’Italia;
     
  • nella legislazione italiana, il mediatore creditizio viene considerato “terzo ed equidistante” ovvero completamente disinteressato nell’operazione intermediata.

La denuncia è stata depositata in commissione europea ed è assistita dall’Avvocato e Professore Angelo Clarizia e dall’Avvocato Andrea Reggio d’Aci.

Il pensiero di FIMAA

Totalmente opposta la posizione di FIMAA che nel suo comunicato stampa scrive: «Il legislatore ha posto definitivamente chiarezza ad una situazione di ambiguità che aveva visto poche società di mediazione creditizia contrattualizzare anche gli agenti immobiliari tra i propri collaboratori, a danno dell’indipendenza e terzietà degli agenti immobiliari e di conseguenza a danno degli interessi della stessa categoria e dei clienti-consumatori.
Il nuovo emendamento si colloca nell’ambito del principio comunitario di separatezza tra le attività del comparto dei servizi finanziari, già ben definito da rigorose e specifiche discipline, e quelle del comparto immobiliare, escludendo che vi possa essere commistione tra l’esercizio delle rispettive attività, ed evitando così pericolose ed inopportune concentrazioni e soprattutto conflitti di interesse, portando così maggiore chiarezza nel mercato. »

Senza leggere nemmeno troppo tra le righe, pare abbastanza chiaro che FIMAA veda positivamente l’entrata in vigore di questa Legge anche se ci sono delle voci fuori dal coro all’interno dell’associazione stessa: Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA Milano, come riporta il Sole 24 Ore sostiene che «Con questa norma il nostro Paese – che era già stato sotto infrazione per l’eccesso di limitazioni imposte alla professione – si pone ancora di più al di fuori del frame europeo e aggrava la sua posizione. La moderna professione dell’agente immobiliare dovrebbe essere quella di fare da “regista” dell’operazione, di saper accompagnare tutta la transazione immobiliare, dal sopralluogo al mutuo. Questa norma nuoce alla categoria. Rimanere relegati a un ruolo di semplici mediatori, ci squalifica. Apriamo il negozio ma demandiamo a terzi parte della professionalità. Il cliente che entra vuole trovare una struttura competente e qualificata ma che offre un accompagnamento completo. Semmai puntiamo sulle specializzazioni, ma non sulle chiusure».

Terremo anche noi un occhio sulla questione e vi aggiorneremo qualora ci fossero sviluppi o eventuali dichiarazioni da parte di altre associazioni (come ANAMA o AIR).